-Quando non si da il giusto riconoscimento a chi lo merita si fa un pessimo servizio a tutta la comunita' e si avvalora, di fatto , che la meritocrazia e' una parola vuota e questo non ha che solo riflessi negativi per i cittadini. La Casalinga , mestiere vecchio come il mondo ma mai valorizzato, mai riconosciuto, mai magnificato ma anzi il piu' delle volte vituperato merita ,invece , di essere riconsiderato come elemento insostituibile e meritorio di tutti gli onori sia morali che materiali. Chi fa la " donna di casa " , nella nostra societa', non ha reddito, non ha sostentamento, non ha autonomia economica ma dipende dal marito che si dice " porta il mangiare a casa ". Scusate ma credo che non sia cosi' perche' il fulcro della famiglia non e' chi fa otto ore di lavoro ma chi ne fa 15 al giorno, chi non riposa il fine settimana, chi non fa i "ponti ", chi lavora tutte le feste consacrate, chi lavora a Pasqua e a Natale , chi cura i figli e li cura dalla gestazione alla nascita, chi li svezza , chi li accudisce, chi sta con loro ed in massima parte contribuisce alla loro formazione culturale e caratteriale, chi non va mai in pensione e continua a lavorare fino a che il signore le tiene in vita. Il fulcro famigliare e quindi dell'intera societa' e' la donna " Casalinga " vituperata dallo scibile umano ma vero motore di tutto a cominciare dalla vita e vera risorsa del benessere per tutta la societa'. Tutto il loro vero valore e' inversamente proporzionale alla loro considerazione sia morale che materiale e questo e' deleterio per tutti noi indistintamente . Il mio non e' un inno alla donna , ad una categoria, non e' una lode di servilismo ma solo e soltanto una forma di giustizia fin'ora ignorata e calpestata. Uomini , non possiamo e non dobbiamo essere padroni della famiglia con l'assunto che portiamo " il mangiare a casa " perche' solo in teoria e' cosi' ma praticamente possiamo farlo perche' abbiamo la " regina della casa " e dell'intera famiglia, LA CASALINGA, nostra moglie, la madre dei nostri figli, che ce lo permette. Da queste colonne mi permetto di avanzare una proposta che vada nella direzione di un riconoscimento dovuto verso questa splendida e meravigliosa categoria, LA CASALINGA. <<< lo stipendio che viene percepito da chi lavora ed ha a casa una moglie che fa la CASALINGA deve avere una parte che vada direttamente data alla moglie come remunerazione per il lavoro svolto in ambito famigliare. Lo stipendio complessivo non cambierebbe ma si darebbe l'autonio finanziaria ad ambedue , moglie e marito. >>> E' una proposta utopistica? Io non credo perche' e' possibilissimo farlo e senza costi aggiuntivi ma si metterebbe fine alla piu' profonda ingiusta mai perpetrata nei confronti di una categoria che e' invece BENEMERITA.