Alla conferenza di servizi promossa dal Comune di Ortona, voluta in particolare dall'assessore ai lavori pubblici, Domenico De Iure, e dal consigliere comunale, Alessandro Scarlatto, per affrontare il problema della pericolosità dell'incrocio sulla Ss16, all'altezza con le contrade di San Pietro e San Nicola, hanno partecipato tutti gli enti invitati, unica assente l'Anas.
Le forze dell'ordine, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, e i rappresentanti della Regione, della Provincia e del Comune di Ortona hanno concordato sulla mancanza di sicurezza per chi deve immettersi sulla statale dalla strada provinciale San Pietro San Nicola, auspicando al più presto un intervento. La pericolosità dell'incrocio oltre che dall'alta velocità con cui viene percorsa dagli automobilisti è data anche dal fatto che proprio da contrada San Pietro si immettono, quotidianamente, sulla statale numerosi mezzi pesanti, autocisterne, che caricano dal deposito Eni lì vicino.
Diverse le soluzioni prese in esame, le più importanti in termini di costo riguardano la costruzione di una rotonda, con un diametro molto ampio che però presenterebbe qualche problema di realizzazione, o una soluzione alternativa con una sorta di rotonda ellittica che permetterebbe comunque il flusso dei veicoli senza particolari problemi. Terza ipotesi è l'installazione di un impianto semaforico con telecamera per moderare la velocità , una soluzione meno costosa rispetto alle altre due.
Nell'incontro la Regione ha evidenziato la mancanza di risorse attualmente nei capitoli sulla viabilità ma ha lasciato aperto uno spiraglio anche in vista di una compartecipazione con gli altri enti coinvolti, Anas, Provincia e Comune.
Adesso il Sindaco d'Ottavio invierà il verbale dell'incontro alla Prefettura per sollecitarne l'intervento visto che sussiste un problema serio di sicurezza per i cittadini.
"Siamo soddisfatti dell'incontro perché è stato sviscerato e affrontato tecnicamente il problema- sottolineano l'assessore De Iure e il consigliere Scarlatto, portavoce dei residenti della zona- anche se ci dispiace per l'assenza dell'Anas che sicuramente è uno degli interlocutori principali in questa vicenda, ne auspichiamo però la presenza nel prossimo incontro per dare al più presto una soluzione definitiva al problema".