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Un amministratore unico per Ortona Ambiente

Il nuovo statuto della società partecipata farà risparmiare 50mila euro l'anno al Comune.

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Sarà azzerato il consiglio d'amministrazione della partecipata Ortona Ambiente, che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani e della pulizia della città, per fare posto  all' amministratore unico. Anche i revisori dei conti passeranno da tre a uno. 

E' ciò che prevede il nuovo Statuto della società che passerà al vaglio del Consiglio comunale che si riunirà mercoledì 20 febbraio, alle ore 18.

Si prova dalla “testa”, approfittando del fatto che il Cda di Ortona Ambiente, scaduto il 31 dicembre 2012, era composto da cinque consiglieri tra questi c’erano l’amministratore delegato, nominato dai soci privati, e il presidente nominato dal socio pubblico. Era previsto, inoltre, un collegio dei revisori composto da tre professionisti. Con il nuovo statuto, il Cda è stato abolito, è previsto un amministratore unico e un solo revisore dei conti. L’ente risparmierà in questo modo 50 mila euro l’anno. Il compenso dell’amministratore unico non potrà superare il 40% del compenso del sindaco, ossia mille euro netti. La figura, che dovrà rispondere a specifici requisiti come l’esperienza quinquennale nella direzione o nell’amministrazione di società pubbliche private con almeno 5 dipendenti, sarà reperita attraverso un avviso pubblico. A scegliere poi sarà l’assemblea dei soci, compreso il revisore dei conti.

“Bisognava prendere di petto la situazione e fare qualcosa”, spiega il capogruppo consiliare del PD, Tommaso Coletti, con specifica delega, “perchè la gestione del servizio di raccolta rifiuti e pulizia della città presenta qualche problema. Le strade da percorrere consentite dalla legge sono molteplici: dall'acquisto delle quote societarie dal privato per avere Ortona Ambiente cento per cento pubblica allo scioglimento della società. Abbiamo coinvolto più volte i privati in questi ragionamenti”, continua, “e questi vogliono rinnovare il loro impegno in questo progetto, cercare di migliorare, insieme a noi, le cose. I privati non saranno messi da parte, ovviamente, e avranno un ruolo pratico nella gestione pratica del servizio. Sono sicuro che anche la minoranza è d'accordo con questo percorso e voterà in aula il nuovo statuto societario”. 

A intervenire, infine, anche il sindaco D'Ottavio: “penso che questa strada condivisa sia la migliore. C'è la voglia di ripartire da parte di tutti e fare bene. Insomma, una scommessa del pubblico e del privato, anche perchè non si poteva continuare così”.

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