La chiusura del punto nascita, insieme a tutto il reparto di ostetricia e ginecologia, è una brutta pagina per la storia della nostra città e in generale per un paese considerato civile. Quello che più ci indigna, oltre a fatto che il nostro territorio è stato derubato di servizi fondamentali, è la modalità antidemocratica della politica regionale, un muro di gomma sordo e fuorviante che non ha tenuto conto delle firme raccolte, di ricorsi al Tar, di un esposto firmato da tantissimi cittadini (oltre 150), di ripetuti inviti al dialogo e al confronto.
In questo contesto di mala politica che non tiene conto dei reali bisogni dei cittadini, incurante della spesa pubblica in nome di progetti sanitari "fumosi" che forse nascondono ben altro, denunciamo ancora una volta la corresponsabilità dell'amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco, la quale né con la tempistica (tutto si sapeva già a novembre) né con azioni forte e coraggiose hanno saputo impedire lo scippo di ciò che per anni ha rappresentato uno dei fiori all'occhiello della sanità ortonese.
Pertanto questa "esperienza" dovrà servire da monito per tutti noi: di fronte a una classe politica che si pone in malafede, inefficiente e indifferente verso il bene comune, invitiamo tutti i cittadini a non dimenticare e ad uscire da una sorta di rassegnazione risentita e ad usare tutti gli strumenti che uno Stato democratico mette ancora a disposizione per una attiva partecipazione alla cosa pubblica.
C'è il rischio, infatti, che il primo articolo della nostra costituzione "l'Italia è una Repubblica democratica" si trasformi in "l'Italia è una oligarchia burocratica".
Noi come comitato continueremo ad esserci e come sempre siamo aperti alla collaborazione con tutti. Continueremo ad essere vigili, pronti a divulgare a livello mediatico eventuali disservizi nella speranza che gli stessi non creino danni irreparabili.
Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato in questo percorso democratico volto a difendere un nostro sacrosanto diritto.
Il comitato a difesa del punto nascita di Ortona.