Nel Consiglio Comunale del 06/07/15, il consigliere Leo Castiglione ha presentato un ordine del giorno sulla procedura inserita dal Governo nello "Sblocca Italia" definita come baratto amministrativo. Votato all’unanimità , l'ordine del giorno chiede alla giunta di definire entro 120 giorni un regolamento che introduca la possibilità del "Baratto Amministrativo" inerente alla collaborazione tra cittadini e amministrazione e che ne definisca i criteri e modalità .
«La fattiva collaborazione tra Amministrazione e cittadini -sottolinea Leo Castiglione- rappresenterebbe anche uno stimolo a diffondere maggiore senso civico e senso di appartenenza, fornendo esempio di vicinanza delle Istituzioni alle problematiche quotidiane degli abitanti del territorio. Inoltre si darebbe ai cittadini, che faticano a pagare i tributi perché disoccupati o in difficoltà economiche, la possibilità di utilizzare la propria forza lavoro a titolo di riduzione o esenzione delle somme dovute, per svolgere lavori socialmente utili nel proprio Comune».
Nel regolamento dovranno essere individuati i criteri per individuare coloro che hanno diritto al "Baratto", magari tenendo in considerazione quelli stabiliti nel D.L. 102 / 13 che specifica le "situazioni di morosità incolpevole" come ad esempio la perdita di lavoro per licenziamento, la cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale, la cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate derivanti da cause di forza maggiore, la malattia grave, l’infortunio o il decesso di un componente del nucleo famigliare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
«Mi auguro che il Sindaco d’Ottavio e la sua giunta stiano già lavorando al regolamento -conclude Castiglione- perché si tratta di una misura che potrebbe aiutare i cittadini in difficoltà permettendo loro di risolvere le morosità senza essere lesi nella propria dignità ».