Ieri, 26 giugno 2015, il Comitato Spontaneo di Ortona ha preso parte alla relazione che Luciano d'Alfonso ha tenuto a Pescara.

Abbiamo voluto ribadire al governatore e ai suoi collaboratori che gli obiettivi raggiunti del suo mandato non sono i tagli ai servizi, specialmente quelli alla salute, bensì dovrebbero essere i traguardi imprescindibili da tutelare.

Ci ha parlato più volte di apertura al dialogo e al confronto democratico. Ci ha dipinti "maleducati capelloni". Ebbene, siamo solo esasperati: 4481 persone attendono dal 1 aprile un incontro con il governatore il quale, sordo, ci ignora proseguendo nei suoi intenti che, a parere nostro, ledono fortemente la dignità di tutti cittadini costretti a tasse sempre più pesanti e servizi sempre più insistenti.

Se D'Alfonso ha avuto un confronto è solo con il suo specchio, ovvero con se stesso. La tenacia ha voluto che al termine dell'incontro lo incontrassimo di persona e ci ha promesso che verrà ad Ortona. Noi lo aspettiamo davvero con ansia, fiduciosi nell'impegno preso davanti a tutti. 

Di diverso avviso, invece è stato l'assessore Paolucci, che ci ha risposto disgustato dicendo che non farà nessun confronto in quanto il nostro parere è irrilevante rispetto a ciò che lui ha già deciso e pianificato, ovvero la chiusura del punto nascita di Ortona.

Un atteggiamento davvero incommentabile che ci ha umiliato come mamme e come donne. Vogliamo ricordare a D'Alfonso e Paolucci che i 26 cartelloni non sono corrispondenti a 26 voti, pertanto non degni, secondo loro, di attenzione e di nota, bensì molti molti di più... oltre 6000 voti.

Quindi non cantassero vittoria sicura in futuro! Noi non ci arrenderemo e, se sarà necessario, ricorreremo fino a Strasburgo perché l'ingiustizia perpetrata verso Ortona non sia sottaciuta!

Il Comitato Spontaneo contro la chiusura del Punto Nascite di Ortona.