Partecipa a Ortona Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Fontegrande di Ortona, eternit e accampamenti nomadi anche su Streetview

Le vostre segnalazioni a redazione@ortonanotizie.net

Condividi su:

Alcuni lettori, avendo appreso della riunione in Capitaneria di porto per i problemi connessi all'accampamento abusivo dei nomadi (leggi...), preoccupati del fatto che le autorità si stiano occupando solo del problema al porto, ci hanno segnalato che tali accampamenti spesso sorgono anche al Ricco, davanti alle attività turistiche balneari, e a Fontegrande, davanti alle scuole, in particolare sullo spiazzale davanti al Liceo Scientifico. Molti di loro ribadiscono la necessità di gestirli con l'applicazione di misure adeguate da parte delle istituzioni. 

Contestualmente, i cittadini che risiedono nel quartiere Fontegrande ci hanno raccontato di sentirsi trascurati dall'amministrazione, denunciando la scarsa attenzione nei confronti delle periferie cittadine.

Infatti, sempre in questi giorni, ci è stata segnalata una situazione di trascuratezza e incuria lungo una strada di Fontegrande alle porte di Ortona per chi viene dalla SS16, a metà strada tra l'uscita di Ortona e la rotatoria. La strada, che va a raggiungere alcune abitazioni, è molto trascurata ed è anche invasa da erbacce.

Ma ciò che stupisce di più, come ci è stato spiegato, è la presenza di "eternit all'aperto lasciato sul posto, mai ritirato da nessuno nonostante sia un luogo di passaggio per il servizio di nettezza urbana". Pericolosissimo, in quanto le fibre di amianto, di cui si compone, sono estremamente cancerogene perché l'inalazione di una sola fibra produce asbestosi, risultando fino a 30 anni dopo in neoplasie specificamente correlate.

La vera sorpresa, però, la riserva Google Streetview, che certifica innegabilmente la presenza di eternit sul posto con immagini del 2011. Casualmente, ci siamo imbattuti sia nelle immagini di un accampamento abusivo (prorpio sul luogo segnalato), sia nelle immagini dell'eternit segnalatoci, quando era ancora ben visibile percorrendo la strada. Tanto che nella gallery a fondo pagina è possibile addirittura confrontare le foto dei lettori con quelle della Google Car

A dimostrazione di quanto raccontato dai cittadini in merito all'incuria che, come documentato dalle foto, perdura da almeno 4 anni.

Questa scoperta solleva non pochi interrogativi: sia sulla lentezza con cui la città cerca di gestire i propri problemi, sia sul fatto che questa lentezza è causa di frusrazione per i cittadini di Ortona e di imbarazzo per la città. Basti pensare che chiunque voglia visitare un luogo, magari per andarvi in vacanza, cercando il proprio itinerario va sicuramente sul servizio di Google maps per orientarsi ed avere una prima impressione del posto.

Ovviamente, su Streetview sono presenti anche altre immagini di degrado, trascuratezza e incuria in grado di dissuadere eventuali visitatori: tutte immortalate e diffuse sulla rete, disponibili a chiunque. Spesso, per rislvere tali situazioni, basterebbero interventi minimi, di ordinaria manutenzione del decoro, che dovrebbero passare come una normale routine ben programmata.

Per questo, oltre ad auspicarci un intervento di messa in sicurezza dell'amianto al più presto per i gravissimi rischi che comporta, ci auspichiamo anche che i problemi della città vengano gestiti meglio da tutte le nostre amministrazioni e, soprattutto, con più celerità. In caso contrario, si rischia di mandare sulla rete immagini assolutamente non consone alla bellezza formidabile del luogo in cui abbiamo la fortuna di vivere. 

Proprio in questo momento... che immagine stiamo proiettando della nostra città su internet?

Condividi su:

Seguici su Facebook