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Da Ortona con furore... verso la Cina

Possibile inversione di tendenza nei rapporti commerciali con la Cina?

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La settimana scorsa, dalla Cantina di Ortona, sono partiti i primi due container di bottiglie di vino ortonese con destinazione Cina.

In Italia siamo ormai abituati a vedere aprire negozi e ristoranti cinesi ma ora anche nella nostra piccola città si cominciano a percepire i primi segnali di inversione di tendenza. Con risvolti positivi per gli agricoltori locali. A maggio, in due importati fiere in Cina e nei ristoranti hotel della Cina nord orientale, si potranno degustare le prime 40.000 bottiglie di Rosso Terre di Chieti Igt e Pecorino Terre di Chieti Itg, vini ottenuti da uve coltivate nelle campagne ortonesi, lavorate e imbottigliate dalla Cantina di Ortona.

Il mercato cinese si caratterizza per le sue enormi potenzialià di assorbimento. A detta degli esperti del settore, si può prevedere un incremento del consumo di vino di circa il 33% perché il consumo del vino italiano di qualità sta diventando uno status symbol della nuova Cina emergente.

Il vino locale di qualità con il marchio Igt Terre di Chieti è indissolubilmente legato al nostro territorio, che non può essere copiato in altre parti del mondo. In più, negli ultimi anni, si è avviato verso il giusto rinoscimento del livello qualitativo raggiunto nel tempo dall'agricoltura locale. E' probabile che sarà l'elemento chiave per assicurare un futuro alle migliori aziende del settore vitivinicolo e non solo.

Con questa prima fornitura, alla quale seguirà una lunga serie di forniture, ora che il nuovo canale è stato aperto, i circa 400 soci della Cantina di Ortona possono cominciare a intravedere una possibità di miglioramento per il futuro delle proprie aziende. Perché si aprono possibilità di sviluppo in un mercato, quello cinese, che promette di espandersi in termini di volumi nel settore del vino in bottiglia. Questo permette agli agricoltori di avere margini piu elevati rispetto alla vendita del vino in cisterna, accorciando cosi la catena della distribuzione del valore tra il produttore ed il consumatore.

In un panorama locale in cui si sussuegono troppo frequentemente notizie di chiusure di attivià, messa in mobilià di dipendenti e programmi di riduzioni di attività, una società coopertiva che si impegna per cercare di invertire la tendenza non può che essere una nota positiva, degna di essere sottolineata per tutti i risvolti positivi che possono conseguire nella realtà in cui operano. 

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