Nella notte tra sabato 28 marzo e domenica 29 marzo scatta il passaggio all'ora legale, che ci farà spostare le lancette dell'orologio avanti di un'ora: dalle 2:00 alle 3:00. Avremo un'ora di luce in più al giorno e un'ora di sonno in meno. L'equivalente di un viaggio in aereo a Londra, con relativo stress da "jet lag".
«Un cambiamento che tuttavia non trova tutti favorevoli - afferma il Codacons - Circa l' 80% dei cittadini italiani, infatti, accoglierebbe con favore una eventuale abolizione del passaggio da ora solare a ora legale, e preferirebbe mantenere tutto l' anno l' ora legale». Il passaggio da un orario all' altro comporta conseguenze per l' uomo e non è immune da svantaggi. «Tra gli effetti collaterali legati allo spostamento delle lancette in avanti spicca -rimarca il Codacons- una sorta di "jet lag" che produce un'alterazione dei ritmi cardiaci, effetto che dura mediamente sei giorni a partire dal cambio d'orario. Seguono poi stress, stanchezza, spossatezza, inappetenza, problemi d' umore e difficoltà di concentrazione. Per non parlare dei disagi legati all'aggiustamento dell'orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie ecc. Per tale motivo -conclude il Codacons- chiediamo di abolire l' ora solare, mantenendo tutto l'anno l'orario legale».