Ammonta a 54mila euro il totale delle sanzioni comminate dalla Guardia Costiera durante i controlli effettuati, tra dicembre e gennaio, nell'operazione "Labyrinth".
Le operazioni, coordinate della Direzione Marittima di Pescara, hanno visto la partecipazione di 113 uomini del Corpo delle Capitanerie di Porto.
I dati relativi ai risultati sono stati diffusi dalla Capitaneria di Porto di Ortona che ha visto coinvolto tutto l’Abruzzo. Su 760 controlli effettuati, sono state comminate 30 sanzioni per un importo totale di circa 54.000 euro oltre al sequestro di attrezzatura non a norma e pescato per 118 kg.
Le Capitanerie di Porto hanno messo in campo oltre 10 mezzi navali che hanno pattugliato e controllato le operazioni di pesca, oltre a 15 pattuglie di terra che hanno effettuato controlli nelle attività commerciali, di ristorazione, nella grande distribuzione e stoccaggio.
Dopo i controlli, le maggiori violazioni riscontrate dalla Capinaterie di Porto sono:
- mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità (11.000 euro);
- l’etichettatura del prodotto (8.000 euro);
- l’impiego di attrezzi da pesca vietati (14.000 euro)
