Una delegazione dei lavoratori dell'Alimonti, l'azienda agroalimentare in forte crisi da tempo, questa mattina, ha incontrato il sindaco Vincenzo D'Ottavio, il capogruppo consiliare del PD, Tommaso Coletti, e gli assessori: Maria D'Alessandro e Valentino Di Carlo. Con i lavoratori i sindacati che stanno seguendo questa difficile vertenza, mentre sempre stamane sono ripresi i presidi di fronte ai cancelli della fabbrica.
I 71 dipendenti in forza dell'Alimonti chiedono alle Istituzioni comunali di impegnarsi affinchè possa essere prorogata la cassa integrazione straordinaria prima della scadenza, il 4 marzo prossimo, di questo ammortizzatore sociale che già stanno usufruendo. La proroga della cassa integrazione straordinaria per crisi deve essere richiesta dalla stessa Alimonti e questa sarà concessa dal Ministero del Lavoro e delle Attività produttive solo se l'azienda ha un piano di rilancio dell'attività e intenderà seriamente salvare l'insediamento che per anni è stato leader nella produzione di farine, rifornendo il territorio e non solo.
“Abbiamo parlato con l'imprenditore Leonardo Alimonti”, ha spiegato Coletti ai lavoratori, “che ci ha assicurato che sta lavorando per trovare delle soluzioni e, quindi, per riprendere la produzione. Ecco, gli abbiamo chiesto di illustraci il piano industriale dell'Alimonti in un tavolo che sarà convocato dal sindaco al quale saranno presenti: oltre al management, i sindacati, la Confindustria e la Provincia. Ci ha dato la sua massima disponibilità. In quella sede, chiederemo all'imprenditore quale è la situazione attuale e quali iniziative concrete, nel dettaglio, sono state messe in campo per risolvere i problemi”.
L'importante tavolo tecnico sarà convocato urgentemente dal sindaco D'Ottavio. Nel caso in cui c'è una volontà reale dell'Alimonti di andare avanti, il passo successivo è di andare in Provincia, secondo la procedura di legge,e infine, al Ministero che dovrà concedere i cig.

