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Ortona, Comune virtuoso: "cornuto e mazziato" dalla questione rifiuti

In abruzzo non ci sono impianti pubblici per il conferimento dei rifiuti indifferenziati, solo la Deco di Di Zio disponibile a ricevere l'immondizia.

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Il caso-rifiuti che si è scatenato in queste ultime ore nel Frentano coinvolge, purtroppo, anche il Comune di Ortona che scarica il proprio indifferenziato, come gli altri 52 enti consorziati, nella discarica di Cerratina.

L'impianto mobile che serve a separare il pattume indifferenziato in secco e umido è chiuso da mercoledì scorso. Questo a causa dell'indisponibilità dell'impianto Aciam di Avezzano dove è destinata la parte organica dei rifiuti provenienti da Cerratina che per legge deve essere biostabilizzata prima di essere depositata in discarica.

E così è penalizzata pesantemente anche Ortona, “Comune virtuoso”che ha abbracciato già da alcuni anni la politica della raccolta differenziata, raggiungendo delle percentuali elevate di separazione dei rifiuti: organico, carta, vetro, plastica, e indifferenziato, conquistando sistematicamente ogni anno anche l'importante riconoscimento di Comune Riciclone di Legambiente. L'ultimo anche nel 2012. L'impegno della precedente amministrazione comunale e dell'attuale nel garantire il servizio, con sacrifici economici in più  rispetto alla politica dei cassonetti in strada, l'impegno degli operatori ecologici,della cittadinanza a differenziare i rifiuti, risultano vanificati se la Regione Abruzzo non permette ai Comuni di svolgere al meglio il “porta a porta.” Figuriamoci se su questa barca ci si mettono ai comuni che non effettuano la raccolta differenziata, l'emergenza rifiuti diventa sempre più una realtà, come in questo caso, con un “punto di non ritorno”, nell'ipotesi più drammatica.

Dopo aver partecipato alla riunione dell'EcoLan, proprietaria dell'impianto di Cerratina, per ragguagliare tutti della situazione, l'assessore al ramo Roberto Serafini lancia un appello alla Regione: “considerando che svolgiamo la raccolta differenziata da tempo, producendo una quantità esigua di pattume indifferenziato, chiediamo alla Regione di autorizzarci a scaricarla in discarica così come”. Il problema è che, attualmente, i Comuni tra cui anche Ortona , se non si addiviene ad una soluzione al più presto, saranno costretti a rivolgersi all'autorizzata (e privata) Deco di Contrada Casone (Chieti) che ha dato disponibilità a trattare i rifiuti. “Se non si rivolve il problema saremo costretti a firmare il contratto con la Deco che ci chiede per lo smaltimento dell'immondizia 140 euro a tonnellata più iva, mentre oggi paghiamo 130 euro a tonnellata più iva. Insomma, a rimetterci saranno sempre i cittadini che dovranno pagare di più”. Serafini conclude in questo modo: “la Regione deve anticipare i problemi e non arrivare fino all'emergenza. Aderiamo, ovviamente, al tavolo di crisi sui rifiuti richiesto dal Comune di Fossacesia”.

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