A Roma alla protesta degli agricoltori partecipa anche una delegazione gli agricoltori abruzzesi.
Giovanni Marini, agricoltore abruzzese e componente del direttivo di “ Giovani Viticoltori Abruzzesi ” , è partito dall'Abruzzo, precisamente da Tollo, e con il suo trattore ha impiegato circa sei ore per percorrere i 300 chilometri necessari arrivare al presidio di Nomentana.
A Nomentana, uno dei sei presidi allestiti dagli agricoltori nei dintorni di Roma è in attesa di risposte.
Fortemente motivato dall'amore per il proprio lavoro, ma anche dalla constatazione dell''impossibilità di andare avanti con le attuali condizioni in cui si trova a svolgere la sua attività, illustra le richieste dei tanti agricoltori che condividono i problemi del settore.
Varie le richieste che gli agricoltori voglio sottoporre la governo: “ gasolio, irpef sui terreni, fauna selvatica, burocrazia, concorrenza sleale di altri paesi – elenca Giovanni sottolineandone una :“ la richiesta di un tavolo permanente per far partecipare gli stessi agricoltori alle scelte che li riguardano “
“ Siamo determinati ad insistere – conclude Giovanni - e siamo intenzionati a non tornare indietro “
Una protesta che in Abruzzo è partita dal presidio iniziato a Pescara, nell'ex Cofa, il 22 gennaio 2024 , che ha poi portato al corteo del venerdì 26 gennaio : il corteo di agricoltori dal presidio, a piazza Unione davanti al Palazzo della Regione Abruzzo.