Come Coordinamento Regionale d’Abruzzo (UDU L’Aquila, UDU Teramo e 360 gradi Chieti-Pescara), in seguito alla pubblicazione in questa settimana delle graduatorie delle borse di studio in tutte e 3 le ADSU abruzzesi, denunciamo la situazione di 2.343 studentesse e studenti risultati "idonei non beneficiari" e che quindi non potranno usufruire della borsa di studio. Studenti con tutti i requisiti di reddito e di merito per ottenere la borsa di studio ma che per mancanza di fondi regionali non la ricevono. La situazione, in particolare, colpisce 1.524 studenti a Chieti-Pescara, 650 all’Aquila e 169 a Teramo.
Non dimentichiamo, inoltre, gli ulteriori 630 studenti di Chieti-Pescara che, addirittura, non percepiscono ancora la borsa di studio dello scorso anno accademico (2012/22).
Ogni anno cerchiamo di sollecitare la Regione, sia attraverso incontri e documenti sia tramite mobilitazioni di piazza, affinché presti maggior attenzione al tema del diritto allo studio. Ciononostante il problema si è ripresentato quest’anno più grave che in passato, con 2.343 studenti e studentesse abbandonati a se stessi.
Vogliamo che sia chiaro a tutti che uno studente senza borsa di studio perde la possibilità di studiare, soprattutto se è un fuorisede. Ogni giorno che passa aumenta la probabilità che sia costretto a fare rinuncia agli studi, soprattutto in un anno difficile come questo da un punto di vista economico per aumento del costo della vita e delle bollette.
Il nostro obiettivo è la copertura integrale di tutte le borse di studio universitarie della Regione e non ci fermeremo fino a quando non sarà raggiunto, convinti che nessuno debba essere lasciato indietro.
La cifra necessaria alla copertura totale delle borse di studio, secondo le nostre stime, oscilla tra i 10 e gli 11 milioni di euro. Non parliamo di cifre irrisorie e per questo il tema andrebbe trattato con la dovuta serietà e per tempo. Da anni infatti chiediamo che in bilancio siano predisposte le cifre necessarie e non che si continui a inseguire il problema solo quando le manifestazioni e gli articoli di giornale lo rendono evidente.
Chi governa la Regione scelga e sia chiaro: il diritto allo studio è una priorità e un diritto? Bene, allora che si mettano in campo le risorse necessarie, per tempo, in maniera programmata, ogni anno.
Se così non sarà , come sindacati studenteschi non possiamo fare altro che mobilitare gli studenti universitari in difesa del diritto allo studio, sancito dall’articolo 34 della costituzione.
UDU L'Aquila
UDU Teramo
360 gradi - Chieti Pescara