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Miseria e Nobiltà, torna la grande commedia napoletana al Teatro "Vittoria"

Un cast ricco, tre serate con la Compagnia Associazione Teatro Vittoria di Ortona

Redazione
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Torna in scena a grande richiesta un progetto ambizioso che nell'agosto 2004 e nel febbraio 2011 è riuscito a sbancare i botteghini locali divenendo di fatto lo spettacolo teatrale che in assoluto ha contato il maggior numero di spettatori paganti nella storia teatrale ortonese. Un successo legato alla passione per il teatro napoletano e soprattutto all’amore che lega il regista e attore Mauro Vanni a Totò

Grande attesa per "Miseria e Nobiltà" di Eduardo Scarpetta, riportata oggi in scena dalla Compagnia Associazione Teatro Vittoria di Ortona, che punta ad affermarsi ancora una volta come uno spettacolo di grande successo nel pieno dell’estate 2015, ecco le date:

Venerdì 31 Luglio, ore 21:00

Sabato 01 Agosto, ore 21:00

Domenica 02 Agosto, ore 21:00 

Il Botteghino sarà aperto al Teatro Vittoria (che ha dato il nome all'associazione, ora Tosti), da Lunedì 27 Luglio ore 18:00 - 20.30 a Venerdì 31 Luglio sempre allo stesso orario.

Biglietti:

Poltrone di Platea e Palchi di Primo Ordine € 15

Palchi di Platea o barcacce e Palchi Secondo Ordine € 12

Poltrone Loggione € 10

L'idea teatrale originale di Eduardo Scarpetta si evolve poi nella versione cinematografica di Mario Mattoli del 1954. Un film noto a molti, intriso di un grossolano e malinteso senso dello spettacolo; un film verboso e lento, in cui i personaggi sono ridotti alla misura della farsa. Oggi è diventato quasi un cult pur non dimenticando quanto la critica cinematografica abbia maltrattato questo film quando Totò era in vita, per poi rivalutarlo quasi subito dopo la sua scomparsa.

Non si tratta di un film qualsiasi nella filmografia di Totò, per il semplice fatto che è tratto dall’opera più famosa di quell’autore di teatro napoletano (Scarpetta), che è forse il padre più significativo della sua tradizione recitativa, nel suo stile comico, soprattutto per quella tecnica di mischiare dialetto e italiano, di combinare una lingua apparentemente colta e borghese, spesso deformata e alterata all’occasione con espressioni popolari, di cui Totò fu il più grande esecutore, ma di cui Scarpetta, ritengono gli studiosi, fu uno dei primi sperimentatori.

Il film peraltro, che si apre e chiude a teatro, ricordando agli spettatori di cinema la propria origine, contiene alcune piccole aggiunte, come il personaggio di Nadia la modista piemontese, come le apparizioni di Gemma a teatro, e soprattutto la famosa scena della dettatura della lettera, che oggi si fa fatica a pensare non appartenesse al testo originario.

Ma il momento più famoso della commedia, non solo del cinema di Totò ma di tutta la filmografia italiana, è certamente la scena dell’assalto agli spaghetti, che Totò compie in una sorta di raptus orgiastico; gli interpreti che lo accompagnarono in quella scena ricordarono per anni il momento esaltante ed irripetibile delle riprese e dell’improvvisazione gestuale di Totò in quell’occasione.

«Dietro quella fame -avrebbe detto Pier Paolo Pasolini qualche anno dopo- venivano rappresentati secoli e secoli di plebi scomparse nello scorrere della storia».

Il lavoro minuzioso e paziente della Compagnia Teatro Vittoria e del regista Mauro Vanni è riuscito a coronare di nuovo un sogno rincorso per vent’anni e divenuto realtà già nell’agosto 2004, poi approdato per la prima volta a Teatro Vittoria (ora Tosti) nel febbraio del 2011 ed infine di nuovo in programma nel teatro comunale di Ortona nell’estate 2015. Una nuova messa in scena che fa leva sull’impegno di un cast ricco di attori (40 persone) che senza grossolane invenzioni dall’originale natura della commedia di Scarpetta, riesce ancora a toccare il cuore degli spettatori.

Tutto il Cast: 

Mauro Vanni / Don Felice Sciosciammocca, lo scrivano

Tommaso Trozzi / Don Pasquale, il fotografo

Barbara Nervegna / Donna Luisella, la seconda moglie di Felice

Rosalba Bello / Donna Concetta, la moglie di Pasquale

Anna Di Tollo / Donna Concetta, la moglie di Pasquale

Sara Del Forno / Pupella, la figlia di Don Pasquale

Filippo Nasuti / Peppiniello, il figlio di Don Felice e Donna Bettina

Massimo Paolucci / Marchesino Eugenio Favetti, il fidanzato di Gemma

Fabrizio Vanni / Marchese Ottavio Favetti "bebè", lo spasimante di Gemma

Tommaso Lupi / Gaetano Semmolone, il cuoco

Alessio Di Chio / Don Luigino Semmolone, il figlio del cuoco

Raffaella Amato / Gemma Semmolone, la ballerina figlia del cuoco

Rosa Angela Luciani / Donna Bettina, la prima moglie di Don Felice

Stefano Direttore / Primo cameriere di casa Semmolone

Andrea Mangi / Secondo cameriere di casa Semmolone, il tonto

Guido Sanvitale / Padrone di casa dei Sciosciammocca

Sonia Brattelli / Nadia, la modista piemontese del piano di sotto

Nicola Mastricci / Primo passante

Francesco Tenisci / Secondo passante, il barese

Concetta "titti" Cannavà / Terza passante, la sposina

Angelo Natelli / Terzo passante, lo sposino

Franco Sorbello / Don Arturo, spettatore del palco

Sandra Bracci / Donna Margherita, spettatrice del palco

Annarita Rosa / Donna Filomena, spettatrice del palco

Claudio Romano / Custode del Teatro San Carlo

Sandra Bracci / Sarta del Teatro San Carlo

Lucio D'Alessandro / Maestro di danza del Teatro San Carlo

Corpo di Ballo / Ballerine del Teatro San Carlo

Angelo Grossi / Facchino

Sergio Turzo / Cuoco, il capo sala

Tommaso Casanova / Primo garzone, portatore di vettovaglie

Nicola Napolione / Secondo garzone, portatore di pietanze

Giuseppe Selvaggi / Terzo garzone, il muto

Tommaso Papa / Quarto passante, davanti al banco dei pegni

Alessandra Seccia / Cantante napoletana, passante di strada

Corpo Musicale / Chitarra e Mandolino del Teatro San Carlo, passanti di strada

 

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