Facciamo un punto oggettivo sulla situazione politica:
alle elezioni di maggio 2012 la coalizione guidata da D’Ottavio prese il 41,58% dei votanti (15.171 ) e successivamente , quindi senza i simboli dei partiti , prese il 75% di chi era andato a votare al secondo turno ( 12.134 )
a causa della ripartizione dei seggi, derivante dal premio di maggioranza, il Sindaco D’Ottavio fece il governo della città con 10 consiglieri comunali + lui con la minoranza ferma a 6 consiglieri comunali.
Questo preambolo serve a far capire che gli ortonesi hanno premiato la figura del dottor D’Ottavio dandogli una fiducia ampia delegandolo alla guida di una città in chiara difficoltà puntando sulla sua figura e non su quella dei partiti. Ad avallare questa tesi ricordo che con la coalizione dei partiti , al primo turno, D’ottavio aveva preso 6.080 voti su 15.171 e al secondo turno , da solo e senza aver fatto nessun apparentamento con altri partiti, aveva preso 8.661 su 12134.
La situazione fotografata ad oggi, con le critiche e i distinguo che 5 consiglieri comunali ( Marino, Schiazza, Tucci, Montebello e Menicucci ) stanno facendo da mesi e che , di fatto , hanno ingessato la città, è tale che il sindaco non sa che pesci prendere fra veti , controveti e veti incrociati della sua ex maggioranza.
La democrazia impone che quando in un consiglio non c’è più una maggioranza , il sindaco , prova a farne un’altra capace di fare ciò che la precedente non gli permette di fare e cioè governare la città per il bene comune.
Il sindaco faccia le consultazioni fra tutti i consiglieri comunali e si trovi una nuova maggioranza per attuare l’unica cosa che gli ortonesi gli hanno detto a squarciagola : OCCUPATI DI QUESTA CITTA’ nella convinzione oggettiva che agli ortonesi non interessano i partiti ma gli uomini.
Franco musa consigliere comunale di “ Città Nostra “