Una sanatoria camuffata

L'intervento del consigliere comunale Tommaso Cieri.

15/12/2013
Politica
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Nella seduta del 30.11.2013 il Consiglio Comunale del Comune di Ortona ha approvato delle modifiche al gia approvato regolamento per la monetizzazione totale o parziale delle aree a standard urbanistico.

      Ciò vuol dire che a chi era stato concesso di realizzare opere urbanistiche fuori dello strumento programmatico generale, ed a fronte di tale concessione essi dovevano, tramite la stipula di formale convenzione con il Comune, cedere delle aree o comunque destinare parte di essi, ad uso pubblico, con l'applicazione del detto regolamento, essi, soggetti privati, possono, anzizhè cedere le aree ad uso pubblico, monetizzarle, destinandole ad altri usi.

     Poiché nel nostro Comune da qualche anno a questa parte le convezioni sono state numerose ed importanti, tale delibera potrebbe avere, come in effetti avrà delle ricadute molto importanti sul territorio, tra le altre ricordiamo che sono stati edificati in convezione, cioè previa concessione di pubblica utilità di immobili, l'IPER ad esempio che ha dovuto lasciare a parcheggio pubblico una vasta area, la CENTRALE TURBOGAS, che doveva realizzare diverse opere pubbliche, campi da gioco parchi ecc.., l'edificio dove doveva esser realizzato il CINEMA ODEON, in cui appunto doveva essere conservato il Cinema ad uso pubblico, ambulatori medici, attività commerciali …ecc. ecc.

     Ebbene, con l'applicazione di tale regolamento, chi era gravato da convezione e quindi doveva concedere ad uso pubblico delle aree e/o dei manufatti, può semplicemente pagare un corrispettivo, previsto da tabelle di valutazione regionale e rientrare in possesso del manufatto già messo a disposizione del pubblico.

     Poiché l'applicazione di tale regolamento, almeno per le convezioni già stipulate integra di fatto una sorta di "sanatoria camuffata" in quanto con la modifica delle aree e manufatti già destinati ad uso pubblico, si alternano i parametri di edificabilità, il sottoscritto ha proposto un emendamento alla delibera, emendamento attraverso il quale il regolamento di sarebbe potuto applicare solo per le convenzioni future e che comunque l'accesso alla monetizzazione non avrebbe modificato la destinazione urbanistica dei terreni o manufatti a cui si era data una destinazione pubblica, ovviamente l'emendamento è stato bocciato dalla maggioranza e da parte della minoranza, con un unico voto favorevole, e cioè il mio, e ciò a lasciar intendere la precisa volontà dell'attuale amministrazione di voler applicare il regolamento con efficacia retroattiva e dare cosi di fatto la possibilità di sanare e/o modificare tutte le convenzioni dette e già stipulate.

     Appare oltremodo chiaro che in tale ipotesi, vi è la concreta possibilità di dire addio al realizzando cinema odeon, ammesso che qualcuno abbia mai avuto idea di realizzarlo, vi è la concreta possibilità che la Turbogas possa esimersi dal realizzare le opere previste come ristoro ambientale a beneficio della comunità, vi è la concreta possibilità che l'IPER si riprenda il parcheggio ad uso pubblico ecc. ecc. ecc..

     La concessione o la realizzazione di una parte di proprietà ad uso pubblico, in "cambio" di una deroga alla regolare generale di edificabiltà, costituiva una sorta di "risarcimento" per la comunità intera, la quale, in presenza di particolari situazioni otteneva l'utilizzo ad uso pubblico di parcheggi, locali e quanto altro stabilito dall'amministrazione.

     Alla luce di tale deliberazione non può non prendersi atto del fatto che per questa Amministrazione la priorità non è costituita dalla conservazione e/o miglior utilizzo del territorio o dal beneficio comune dei cittadini, ma solo ed esclusivamente dalle somme che si possono lucrare dalla presentazione di progetti.

     La cosa che anche preoccupa e che tale importante decisione sia passata in città in assoluto silenzio, sarebbe invece opportuno e utile che le tante associazioni a difesa del territorio, a difesa del cinema, a difesa del sociale, riprendano quel vigore e quella forza comunicativa oramai sopita da oltre un anno e mezzo…...

                                                   

                                                        Tommaso Cieri

 

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