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IN CONSIGLIO PASSA LA MIA PROPOSTA

UN FONDO PER GLI AGRICOLTORI IN DIFFICOLTA'

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Un fondo per gli agricoltori in difficoltà. In Consiglio passa la mia proposta. Ora diamoci da fare.

Un fondo da attivare per gli agricoltori che sono in difficoltà, che non hanno ricevuto la giusta remunerazione per il lavoro fatto. Come nel caso dei soci della Cantina Sociale di Ortona.

È questa, in concreto, la mia proposta - approvata all’unanimità dal Consuglio comunale - che scaturisce da un mio emendamento sul quale si sono trovati immediatamente d’accordo i colleghi della opposizione e successivamente gli altri consiglieri.

La mia proposta ha ottenuto il consenso di molti agricoltori che al termine del Consiglio Comunale tenuto nella sala Eden sabato sera, mi hanno voluto testimoniare il loro affetto, addirittura parlando di un “Fondo Peppe” per gli agricoltori in difficoltà.

La mia proposta ha subito (dapprima) molte critiche da parte del sindaco Castiglione e la maggioranza che avevano organizzato il Consiglio con il solo scopo di avere una sorta di legittimazione per andare a parlare con l’assessore regionale alla agricoltura e con il ministro Bellanova (del nuovo partito di Renzi, Italia Viva).

La mia critica a questo percorso si riassume così: Cosa andrà a dire il Sindaco? Se va con il cappello in mano a spiegare come la Cantina Ortona sia in difficoltà, non otterrà nulla.

Ho così contestato la scelta di Castiglione perché, non solo è debole ma non avrebbe ottenuto nulla se non qualche promessa di impegno. Ho presentato quindi, annunciandolo al sindaco e consiglieri l’istituzione di un fondo - uno simile era stato istituito in passato per i commercianti in difficoltà - dapprima il mio emendamento è stato criticato dai soliti improvvisatori consiglieri amici del sindaco che l’avevano bollato come “mancetta”, poi ho spiegato che 80 mila euro possono essere trovati subito perché il Comune ogni anno per la spesa corrente ha in bilancio quasi 18 milioni di euro, trovarne 80 mila euro per una questione seria e delicata come il dare un aiuto a dei nostri cittadini, deve avere la priorità.

Di fronte al nuovo diniego del sindaco, pur volendo evitare polemiche, ho ricordato che se solo per un anno sindaco e giunta rinunciassero non al loro stipendio comunale, ma solo ai generosi aumenti che si sono concessi, avremmo ottenuto gran parte dell’importo del fondo, l’altra parte l’avremmo recuperata con il taglio di un pò di spese sulle feste, sui contratti dei cantanti (aspetto ancora il rendiconto delle spese fatta dal Comune per le Feste di maggio e di questa estate) e sulle luminarie. Alla fine la mia proposta malgrado i malumori e qualche inutile contestazione verso di me, è passata grazie anche alla spinta dei colleghi consiglieri delle opposizioni.

Inoltre Castiglione e assessori non hanno fatto una bella figura, considerato che per l’agricoltura in questi anni, in particolare loro, non hanno investito nulla, se non delle briciole (nel bilancio di previsione 2019 per la promozione dell’agricoltura e della pesca la maggioranza ha previsto 8.800 euro e spesi solo 2.100, aspetto ancora la risposta a chi sono stati elargiti) . Ora con la mia proposta non solo il Comune potrà dotarsi di un fondo ma possiamo anche dimostrare all’assessore Regionale e al ministro Bellanova che la nostra parte l’abbiamo fatta in concreto e che ora tocca a loro porre attenzione su Ortona, dovrebbe farlo anche l’onorevole Camillo d’Alessandro, non solo perché è dello stesso partito della neo ministro, ma soprattutto perché è stato eletto ad Ortona.

Infine una mia considerazione personale: non dimentichiamo, che sostenere l’agricoltura con un minimo di sforzo economico, significa sostenere tutta la città, dal momento che l’altro polo produttivo, il porto, se non ci sarà una vera svolta e apertura, è diventato un settore chiuso e nelle mani di pochi senza né ricambio né lavoro.

Se Ortona avrà un futuro l’avrà per ora solo dall’agricoltura e posso già dire oggi a chi mi segue che sto lavorando al mio progetto - era nel mio programma elettorale - di fare una ricognizione dei terreni incolti e affidarli a dei giovani (con un altro fondo da attivare per dare una spinta propulsiva) che credono in una economia green, nella innovazione e nella agricoltura di qualità, in altri versi in un futuro migliore per Ortona.

PEPPINO POLIDORI  CS

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