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Storie di vita. Il maresciallo dell'Arma dei Carabinieri Andrea Ricchiuti va in congedo.

Una vita lavorativa nel segno della fedeltà allo Stato Italiano.La brillante carriera racchiusa in 47 anni di servizio

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Correva l'anno 1970, quando il diciottenne Andrea Ricchiuti, di Bisceglie, inoltrò la domanda al Ministero della Difesa, per essere arruolato nella prestigiosa Arma dei Carabinieri, corso Sottufficiali.

Una decisione presa con la convinzione di aver fatto la scelta giusta. Il fascino di indossare la divisa del carabiniere era un sogno che coltivava fin da bambino, quando giocava con i soldatini.

L'addestramento era molto faticoso: lunghe marce, prove da sforzo e il coraggio estremo nell'arte di imparare a manovrare le armi.

Il poligono era il luogo in cui gli allievi sottufficiali dovevano dare prove di abilità e massima precisione. Centrare il bersaglio era fondamentale.

La vita quotidiana lavorativa avrebbe potuto riservare momenti in cui le armi dovevano risolvere le situazioni di grave pericolo.

Il carattere forte, unitamente alla formazione acquisita nel corso allievi, ha forgiato il sottuficiale dell'Arma dei Carabinieri Andrea Ricchiuti.

 Fin dai primi incarichi, riscuote gli encomi dai suoi superiori con le note caratteristiche "superiori alla media".

Nel 1981, viene promosso nei ruoli di Maresciallo e prende l'incarico nella Staziione Carabinieri di Ortona.

 

La sua lunghissima carriera, 47 anni al servizio dello Stato Italiano, in qualità di Comandante della Stazione, sezione radiomobile, termina brillantemente il 19 gennaio 2017.

La torta del neo pensionato è stata "tagliata" proprio nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno in un noto ristorante di Ortona, insieme alla sua famiglia e ai colleghi carabinieri.

Grazie Andrea Ricchiuti dalla città  di Ortona.

BUONA  VITA!

 

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