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SCADONO I TERMINI PER AGGIORNARE I TRIBUTI SUI TERRENI. CITTADINI BEFFATI. ARRIVA IL RIBALTONE?

Il rinvio dell'approvazione P.R.G. non consente l'esenzione I.C.I. per l'annualità 2017.

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Il Consiglio Comunale del 13 gennaio 2017 non ha adempiuto agli obblighi di legge.

Il centro- sinistra, non avendo il numero legale disponibile per approvare lo strumento urbanistico, ha alzato le mani in segno di resa politica davanti alla compattezza della minoranza, che ha chiesto ed ottenuto  la verfica numerica della maggioranza.

Le aspettative dei cittadini si sono sciolte come la neve al sole. Dovranno continuare a pagare i tributi, senza che il P.R.G. sia operativo.

Il Consigliere di Insieme per Cambiare Remo Di Martino, ha ribadito la necessità di azzerare la Giunta Municipale e rimodularla con le forze di centro-destra.

L'intervento del Consigliere di Martino.

Risulato della riunione: rinvio dell'adozione del Piano Regolatore Generale alle calende greche.

Si rimane in attesa delle decisioni delil Sindaco Vincenzo D'Ottavio, riguardo la proposta di Di Martino, circa l'azzeramento della Giunta.

Palla a centro e beffa totale per i cittadini, che avevano chiesto per i propri terreni il cambio di destinazione, da edificabile ad area agricola.

La modifica andava accolta entro, e non oltre, il 16 gennaio 2017. I contribuenti pertanto, con il rinvio della riunione, continueranno a pagare regolarmente la tassa sul "nulla".

Un pasticcio che va avanti da oltre 10 anni. La mancata approvazione colpisce alle spalle i cittadini e permette, conseguenzialmente, al Comune di Ortona di incassare fior di milioni di euro, utilissimi per bilanciare le uscite.

I governanti litigano ed i cittadini pagano i tributi. 

Uno schiaffo alla democrazia, dove i cittadini aspettano per decenni, inutilmente, le soluzioniche che non arrivano.

Le istanze e le proposte rimangono chiuse nei cassetti dell'ufficio urbanistico.

La politica delle "cianghette" non produce risultati concreti anzi, allontana sempre di più la gente dalle istituzioni.

Il silenzio del Sindaco Vincenzo D'Ottavio è un segnale negativo verso la città che l'ha eletto, attraverso il plebiscito.

Il ribaltone significa accettare la resa, e ammettere, quindi, che il P.R.G., targato Remo Di Martino bocciato dal TAR nel 2012 andava difeso nel Consiglio di Stato.

La politica deve essere al servizio del cittadino e non contro le aspettative degli stessi.

Pagare per 10 anni consecutivi la tassa "'aria fritta" è una truffa, come ha sottolineato nella seduta del Consiglio Comunale del 13 gennaio 2017 il rappresentante di Forza Italia Tommaso Cieri.

Il resto è palcoscenico.

La politica delle "cianghette" continua, anzi, non finisce quì.

 

 

 

 

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