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LOTTA -ALL' ARMA BIANCA -FRA GLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE

VOLANO GLI STRACCI CON ACCUSE RECIPROCHE VIOLENTE E INFAMANTI

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  Non poteva finire peggio di cosi'. Non ci rallegriamo di essere stati facili profeti avendo da tanto tempo, da almeno 2 anni, espresso il desiderio e l'auspicio che questa FALLIMENTARE GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA cessasse ma purtroppo il sindaco non ha voluto sentir ragioni e non si e' " schiodato " dalla sua poltrona continuando imperterrito nella sua scellerata gestione politica ed amministrativa della sua CITTA'.

Dall'insediamento, ORMAI 5 ANNI, questi Amministratori  hanno mostrato il loro vero volto , eccetto qualcuno MA che conferma la regola, teso solo ed esclusivamente alla ricerca di posti di potere ed infatti ci sono state defenestrazioni e nuovi ingressi a non finire tanto da far invidua ai metodi della cosiddetta " vecchia repubblica ". E' stato un continuo caos che ha finito per offuscare completamente le menti di chi invece doveva pensare esclusivamente a GOVERNARE  e pensare a fare il bene dei CITTADINI.

Ora siamo giunti all'epilogo di questa sciagurata legislatura e non potevano mancare le  " botte da "orbi finali ". 

L'ultimo episodio ha dell'incredibile, l'assessore MENICUCCI LUIGI , incappato, suo malgrado, nella brutta faccenda dell'ammanco dei 60000 euro dei PARCHIMETRI, si scaglia contro questa politica che e' sporca e che per ripurirla , secondo lui, non bastano pochi anni, continua , poi, dicendo che da soli non si puo' fare molto e che quindi non si RICANDIDERA'.

Caro assessore solo alla fine della legislatura lei si e' accorto che c'era del marcio ? Solo dopo ben 5 anni ? Non le sembra che avrebbe dovuto accorgersene prima ? Invece , da quello che ci risulta, lei ha sempre difeso questa amministrazione ed addirittura e' arrivato a ricoprire la carica piu' prestigiosa , in seno alla Giunta, di assessore al BILANCIO ed anche vice SINDACO, oltre ad avere la delega al personale, alle borse lavoro e alle politiche sulla poverta'.

Ora ,solo dopo la incresciosa vicenda dei PARCHIMETRI, forse e' una coincidenza, lei spara a zero sui colleghi passati e presenti salvando solo se stesso , sinceramente sembra eccessivo anche per una persona ben disposta nei suoi confronti come il sottoscritto. 

Io ,alcuni giorni fa,  l'ho invitata pubblicamente a dare le DIMISSIONI ed oggi alla luce delle sue dichiarazioni appare ancora di piu' la soluzione piu' logica.

Lei afferma di aver verificato che ci sono stati episodi analoghi a quello dell'ammanco dei PARCHIMETRI addirittura nel lontano 2004-2005 e cita anche che i responsabili ancora oggi stanno pagando a rate gli ammanchi accertati.

Se cosi' e', e non ho motivo di credere che non lo sia, lei ha il dovere di fare nomi e cognomi specificando in modo assoluto i fatti trascorsi senza nessuna omissione altrimenti si cade nella vecchia politica che lei dice di voler combattere.

I CITTADINI vogliono sapere tutto, hanno il diritto di sapere tutto senza nessuna omissione , quindi quello che sa , caro assessore , lo dica senza indugio alcuno.

L'assessore DE IURE si scaglia con veemenza contro il MENICUCCI e lo invita perentoriamente a DIMETTERSI.

Noi vorremmo chiedere, invece, al DE IURE, siccome dice che sono 15 anni che lui amministrata questa citta' cosa ha da dire in particolare sull'episodio citato dal MENICUCCI relativo agli anni 2004-2005 quando lui presumibilmente  era Amministratore. Piena luce deve essere fatta senza se e senza ma. Poi vorremmo che l'assessore DE IURE ci dicesse cosa vuole dire quando accusa il MENICUCCI dicendogli espressamente che sulle BORSE LAVORO e sull' ASSISTENZA ALLA POVERTA' ci sarebbe molto da dire, materie queste di competenza Menicucciana.

Se c'e' molto da dire . sig. De IURE e' bene che lo dica espressamente senza far balenare chissa' cosa , le cose vanno dette alla luce del sole senza dietrologie che mal si conciliano per chi Amministra la cosa pubblica. 

Aspettiamo , naturalmente,  delucidazioni , chi sa dica e parli senza mandare messaggi in codice e L'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ha il dovere di non lavare i panni in famiglia ma , invece lavarli davanti ai CITTADINI.

 

 

 

 

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